L’itinerario, che inizia da piazza Cavour e sale lungo via S. Lorenzo fino alla Cattedrale, copre l’area racchiusa nella prima cinta muraria.
Proseguendo dalla chiesa – con una deviazione in piazza S. Matteo – e sostando in piazza Matteotti, si raggiunge la porta di S. Andrea. Da qui si scende alla chiesa di S. Donato, cui segue la salita di stradone S. Agostino e, dopo il complesso conventuale di S. Maria di Castello, la nuova discesa verso le parallele vie S. Bernardo, dei Giustiniani e Canneto il Lungo, assi di transito e urbanizzazione dell’abitato medievale.
Via S.Lorenzo
L’ottocentesca arteria merita oggi speciale considerazione perché il recente e felicissimo provvedimento di pedonalizzazione l’ha trasformata in una delle vie più gradevoli e belle della città.
Cattedrale di S.Lorenzo
L’aspetto odierno della cattedrale, prevalentemente gotico, è dovuto alla realizzazione, da parte di maestranze franco-normanne nei primi decenni del ‘200, del primo ordine della facciata, caratterizzata da un motivo a strisce orizzontali bianche e nere assai comune nell’area tirrenica.
Allo stesso periodo risalgono anche i due leoni stilofori all’estramità della facciata. Nel 1840, in seguito all’apertura di via S. Lorenzo e all’abbassamento di livello della piazza, fu aggiunta la scalinata, cui fanno cornice due leoni a firma di Carlo Rubatto.
Attraverso la sagrestia si accede al Museo del tesoro di S. Lorenzo, sistemato in quattro ambienti sotterranei, con i muri rivestiti di pietra nera di Promontorio.
Via Tommaso Reggio
sul fianco sinistro della cattedrale, ospita numerosi edifici del potere politico e religioso, in alcuni casi collegati da suggestivi passaggi aerei. Tra essi si segnalano il Palazzetto Criminale, sede da quasi due secoli dell’Archivio di Stato, che conserva antichi codici miniati, raccolte degli atti della Repubblica di Genova e altri preziosi documenti.
Piazza S. Matteo
Piazza curiale della famiglia Doria, gli edifici che vi affacciano sono testimoni di quella potenza, a cominciare dal palazzo di Andrea Doria, seguono il palazzo di Lamba Doria e sul lato sinistro della piazza i palazzi di Domenicaccio Doria e di Branca Doria, con i caratteristici prospetti a strisce bianche e nere che ne datano l’edificazione alla seconda metà del ‘200.
Palazzo Ducale
Rappresenta un altro monumento tornato all’originaria bellezza e importanza in seguito ai restauri effettuati per l’esposizione colombiana del 1992. Destinato a mostre e altri eventi culturali.
Porta di S. Andrea o Soprana
Fu chiamata Soprana perché in una posizione più alta rispetto alle altre porte della città. Oggi segna il confine tra centro storico e abitato moderno.
S. Donato
Questa chiesa rappresenta una tra le testimonianze più preziose del romanico genovese; splendida la sua torre nolare a pianta ottagonale, che è stata presa come modello dai progettisti del “Matitone” di S. Benigno.
S. Agostino
E’ sconsacrata da oltre due secoli e l’interno ospita spettacoli del Teatro della Tosse, che occupa l’edificio di fronte.
Piazza Sarzano
Rimasta in una condizione di degrado dopo l’ultimo conflitto mondiale, la rinascita della piazza è legata alla Facoltà di Architettura, costruita sulle rovine del seicentesco monastero di S. Silvestro.