Motivo conduttore dell’itinerario, sono i palazzi nobiliari dei secoli XVI-XVIII. Piazza delle Fontane Marose introduce alla monumentale via Garibaldi, collegata da via Cairoli a largo della Zecca e a piazza della Nunziata, in fondo alla quale si profila il lungo rettifilo di via Balbi.
Piazza delle Fontane Marose
Con tutta probabilità deriva il nome da un’antica fonte, nel medioevo infatti veniva indicata come “fons marosus”. L’apertura nel 1864-70 dell’attigua via Interiano, ha inserito la piazza nel circuito viario della città moderna.
Via Garibaldi
Destinata solo per uso residenziale e priva di qualsiasi accesso esterno, l’allora “Strada Nuova dei Palazzi” venne decretata dal potere pubblico nel 1550 dietro sollecitazione di alcune famiglie nobili. Aperta al traffico verso la fine del ‘700, nei due secoli successivi le grandi casate avrebbero via via lasciato spazio a istituzioni civiche, istituti di credito, antiquari ed eleganti circoli privati, che hanno garantito il mantenimento dell’eccezionale patrimonio artistico e architettonico, sistemato ad area pedonale.
Palazzo del Municipio
Il palazzo, già conosciuto come Doria Tursi, è dal 1848 la prestigiosa sede del comune di Genova.
Balzano subito all’occhio le straordinarie dimensioni del fronte, dalla lunghezza tre volte superiore a quelli simmetricamente uguali degli altri palazzi.
Galleria di Palazzo Rosso
Il palazzo fu costruito per volere dei Brignole-Sale, arrivati all’apice della potenza verso la metà del ‘600. Richiese sei anni di lavori, con due piani nobili destinati ad essere spartiti fra altrettanti assi ereditari; il palazzo avrebbe preso il nome dal paramento a conci rossastri sulla facciata. Gli ambienti interni conferiscono ulteriore fascino alle opere raccolte nel museo.
Galleria di Palazzo Bianco
Il palazzo, costruito per Nicolò Grimaldi, divenne in seguito residenza dei Brignole-Sale. Anche qui sono raccolte numerose opere di pregio.
S. Siro
Fu la prima cattedrale di Genova; nel secolo IX perse il titolo a favore di S. Lorenzo e venne affidata ai Benedettini che la fecero riedificare in stile romanico.
Largo della Zecca
Deve il nome allo stabilimento demolito nel 1927 al fine di permettere l’apertura della galleria Garibaldi.
La stazione a valle della funicolare del Righi classico percorso panoramico con fermate intermedie a vari livelli della città sulla collina, si trova sulla destra di palazzo Rostan Raggio. La grandiosa facciata dell’Albergo dei Poveri domina il rettifilo di via Brignole De Ferrrari.
La costruzione del maestoso complesso, testimonianza di un’epoca in cui anche la carità rappresentava un’occasione di autocelebrazione, richiese quarant’anni; oggi è un polo universitario.
In via Lomellini, che scende da Largo della Zecca verso piazza Fossatello, la chiesa di S. Filippo Neri, già annessa a un convento fondato nel 1674 e oggi sede di un istituto scolastico. Poco avanti, sul lato opposto della via, la casa natale di Giuseppe Mazzini che accoglie il Museo del Risorgimento.
Piazza della Nunziata
La notorietà della piazza, altro spazio costantemente alle prese con il traffico, è dovuta alla maestosa chiesa della SS. Annunziata del Vastato.
Via Balbi
La sua apertura, che pochi decenni dopo proseguiva il piano di sviluppo urbanistico di Strada Nuova (via Garibaldi), avvenne su iniziativa della famiglia Balbi, che riservò per sé tutte le residenze affacciate sulla via. Palazzo RealeUno di questi, Palazzo Balbi Senarega, è oggi sede della Facoltà universitaria di Lettere e Filosofia mentre l’ex chiesa dei SS. Gerolamo e Francesco Saverio è occupata dalla Biblioteca Universitaria.
Palazzo Reale
Fatto edificare dalla famiglia Balbi tra il 1643 e il 1655 divenne, a partire dal 1824, la residenza genovese dei Savoia. Attraverso lo scalone di sinistra si sale al piano nobile che accoglie il Museo di Palazzo Reale con affreschi seicenteschi e arredi dei sec. XVIII e XIX che fanno cornice a importanti opere d’arte.